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venerdì 10 ottobre 2025 07:33

10 Ott - Il Sole 24 Ore - Giudici: riforma condivisa per la geografia giudiziaria

10-OTT-2025

Il Sole 24 ORE

I giudici: riforma condivisa per la geografia giudiziaria
Il Plenum auspica passaggi graduali, condivisi con enti locali e territori
Fissati i target di produttività 2026 per i giudici tributari e per i 22 togati al debutto

Alessandro Galimberti


Riforma graduale, condivisa anche con gli enti locali e con i territori di riferimento, evitando salti nel buio difficilmente reversibili. Il Plenum del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria tiene il punto sulla geografia giudiziaria, uno dei punti qualificanti della legge delega fiscale.

Nella delibera del 7 ottobre il Cgpt propone di «attuare la riforma della geografia giudiziaria in modo graduale, muovendo dalla riduzione o dall'accorpamento delle Corti in cui non si è in grado di garantire un efficiente e adeguato svolgimento dell'attività giurisdizionale».

Secondo il Plenum i criteri vanno «analizzati e coordinati con il necessario esame delle specificità dei singoli territori interessati, anche con il coinvolgimento degli enti locali e delle altre realtà territoriali interessate» mentre in un secondo momento «si potranno immaginare dei correttivi alla riforma, ma solo a seguito di un approfondito monitoraggio e un'adeguata analisi della situazione interna sulla base dei parametri descritti nei passaggi precedenti».

Il Consiglio mantiene comunque la disponibilità a qualsiasi forma di interlocuzione con il Ministero, considerando importante mantenere il tavolo tecnico di confronto per arrivare alla «definizione di un modello di geografia giudiziaria efficiente, equo e sostenibile, nella consapevolezza che una riforma così rilevante per il sistema giustizia richiede equilibrio, responsabilità e visione di lungo periodo».

Il Plenum ha poi fissato i target di produttività delle Corti di giustizia, con un approccio a due velocità: da un lato i giudici tributari, dall'altro i 22 togati transitati dalla giurisdizione ordinaria. Il carico esigibile massimo per i giudici tributari per il 2026 è fissato (con una forchetta al rialzo e al ribasso del 20%) in 70 appelli per le Cgt di secondo grado e in 75 ricorsi per le Cgt di primo grado, comprensivi anche di quelli assegnati come giudice monocratico, ferme restando le possibili percentuali differenziate per carica che saranno stabilite nel Piano di gestione.

Carichi esigibili più pesanti - ma puramente esplorativi, mancando qui un flusso storico di riferimento per i magistrati tributari che nel 2026 dovrebbero smaltire 140 appelli per le Cgt di secondo grado e 150 ricorsi per le Cgt di primo grado, anche qui con una forchetta al rialzo o al ribasso del 20%, comprensivi anche di quelli assegnati come giudice monocratico, ferme restando le possibili percentuali differenziate per carica stabilite nel Piano di gestione, nell'ambito dei limiti stabiliti dal Consiglio di presidenza.

Infine il Plenum ha deliberato di approvare e di autorizzare la presidente Carolina Lussana a sottoscrivere un accordo quadro tra il Cpgt e il Consiglio nazionale dell'ordine dei Consulenti del lavoro. L'accordo è finalizzato a collaborare per l'organizzazione e la realizzazione di attività di formazione continua e di aggiornamento professionale dei giudici e dei magistrati tributari, anche mediante la progettazione e l'attuazione di corsi periodici di carattere teorico-pratico.